Tipi di sordità

Cosa vuol dire essere sordi?
La sordità è una patologia sensoriale determinata dalla perdita totale o parziale dell'udito e quindi della capacità di ascolto.
I sordi sono persone neurologicamente normali, che in seguito a una ferita dell'orecchio sono escluse dal contatto uditivo con il mondo, soprattutto con la realtà sonora del linguaggio, esclusione che può avere conseguenze sullo sviluppo della mente linguistica.

Fattori della valutazione della sordità.
1. Le diverse forme di sordità possono essere distinte in base al grado, vale a dire in relazione alla perdita uditiva misurata in decibel attraverso test audiometrici.
Si parla di sordità lieve quando la perdita è tra 20 e 40 dB. In questi casi si ha difficoltà a captare un discorso rapido, distante e a basso volume, ma in genere apprendono il discorso verbale senza grosse difficoltà.
La sordità media, con una soglia tra i 41 e i 70 dB, impedisce la perfetta percezione del parlato e comporta una certa difficoltà a descriminare le parole prodotte in una conversazione di intensità normale.
La sordità grave, con perdita compresa tra i 71 e i 90 dB, consente solo la percezione di alcuni suoni del parlato e di qualche parola qua e là.
C'è ancora la sordità profonda, con una soglia superiore ai 90 dB. Chi ne è effetto, pur portando un apparecchio acustico, è escluso dalla percezione dei suoni del parlato e per apprendere il linguaggio verbale in qualche forma deve ricorrere necesariamente alla lettura labiale e comunque imparare la lingua dei segni. Essere sordo profondo non significa tuttavia vivere in un mondo silenzioso si possono ancora sentire rumori intensi,vibrazioni trasmesse per via ossea.

2. La sordità si distingua anche in base al tipo.
Si parla di sordità trasmissiva, dovuta a una patologia dell'orecchio esterno e/o medio: chi ne è affetto perde la percezione dei suoni gravi, sente i suoni affievoliti e ha la sensazione di avere le orecchie turate.
La sordità percettiva o neurosensoriale è causata da una patologia dell'orecchi interno. In questi casi la persona ha difficoltà a riconoscere i suoni, sopratutto quelli acuti, essenziali nella comprensione del parlato.
Si parla di sordità mista quando sono presenti contemporaneamente le forme di sordità trasmissiva e percettiva.
Vi è, infine, la sordità centrale legata a lesioni della corteccia uditiva o al danneggiamento delle radici del nervo uditivo. In questo caso i suoni inviati all'orecchio non vengono correttamente interpretati.

3. Un altro fattore importante nella valutazione di una sordità è l'età d'insorgenza del deficit.
Può essere prenatale (prima della nascita), perinatale (alla nascita) o postnatale (dopo la nascita).
Esiste anche una forma di sordità ereditaria dovuta a mutazioni genetiche trasmesse da una generazione all'altra.

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