VOCABOLARIO LIS-ITALIANO ITALIANO-LIS




VOCABOLARIO MULTIMEDIALE

LIS-Italiano Italiano-Lis



E' un ottimo sito per poter avere un "approccio" con la lingua dei segni.

Proprio come anticipa il titolo del sito è un vocabolario che permette di

ricercare delle parole che possiamo trasformare in segni,

e segni che si possono tradurre in parole!!!


Sono presenti anche delle storie in Lis e giù troverete la narrazione.

E' un sito allegro, colorato e ha suscitato

la mia attenzione e ho pensato di farlo conoscere....


Beh spero che lo visitiate...



MARIA LAURA.











Emanuelle Laborit


IL GRIDO DEL GABBIANO
Questo post è incentrato come già altri miei colleghi hanno fatto su una famosa attrice e ormai affermata scrittrice sorda Emanuelle Laborit.Lei che sul web ho letto è definita "L'angelo del silenzio" è riuscita a fare sentire il suo "GRIDO"...Nel suo libro "Il grido del gabbiano" racconta la sua autobiografia,la sua lotta nel lungo e difficile processo di scoperta,rivendicazione e affermazione del suo essere SORDA.Emanuelle nasce da genitori udenti e dopo 9 mesi le viene riconosciuta la sordità profonda si esprime solo con incomprensibili grida proprio come un gabbiano.Questa metafora del gabbiano è simbolo della libertà,dell'indipendenza,della lotta dei Sordi per uscire dall'ombra e dall'isolamento(non bisogna infatti dimenticare che i sordomuti in passato e in particolare nei tempi degli antichi greci erano soppressi per legge poichè considerati inutili.Mentre i Romani li ritenevano "deficienti e ineducabili" e li tenevano in stato di schiavitù fino a quando non arrivarono i primi segni del Cristianesimo e le loro condizioni iniziarono a migliorare per opera della pietà nello spirito del Vangelo di Cristo).Emanuelle trascorre i primi anni di vita comunicando solo con la madre tramite una specie di linguaggio definito "ombelicale",esso è un codice mimico-gestuale istintivo tra madre e figlia,l'unica forma di comunicazione i nquel mondo immerso nel silenzio...Dei suoi primi anni di vita la giovane attrice ha solo ricordi di immagini,luci,ombre.A sette anni si giunge ad una svolta.Il padre ascoltando alla radio l'intervista ad un sordo(tramite un interprete) apprende che in America esiste un' università per sordi(la prima nacque in Francia nella seconda metà del 700 ad opera dell'abate De L'Epee)la Gallaudet University(il cui fondatore era stato un religioso americano Thomas Gallaudet che vistò la scuola di L'Epee e apprese il metodo educativo dal successore di L'Eppe Sicard). Emanuelle entra cosi in contatto con il mondo della lingua dei segni francese,riuscendo cosi a rivelare la sua sensibilità profonda e il suo carattere forte e indipendente nascosto dentro di lei.Fino a sette anni nella sua testa non c'erano parole ma tutto era un caos di immagini senza alcuna logica o ordine. Quando parlava si esprimeva in terza persona ("Emmanuelle vuole mangiare", "Emmanuelle non piace")e ora grazie alla lingua dei segni riesce conoscere se stessa a ESISTERE in prima persona!!!Si batte per vedere riconosciuta la sua identità come Sorda.Si laurea,inizia a combattere per intraprendere la carriera di attrice di teatro e difendere i suoi diritti.Con "les enfants du silence" ottiene nel 1993 il prestigioso premio teatrale Moliere,che è il più grande riconoscimento dato ad un Sordo in Francia.La sua è quindi una vittoria schiacciante in tutti i sensi.
Quindi non posso dire altro che questo libro è davvero bello e intenso,in cui si vede la forza e la grande voglia di vivere e esistere espressa dalla protagonista,la quale ci parla in prima persona.Emanuelle prende delle posizioni ferme su tematiche importanti quali sono l'oralismo,l'assistenzialismo e gli impianti cocleari.Lei è una testimone importantissima del bilinguismo che permette ad un sordo di raggiungere qualsiasi obbiettivo.
E come dice un lettore di questo libro che inizialmente manifestava un atteggiamento negativo verso la lingua dei segni"Siamo noi che dobbiamo sforzarci di entrare nel mondo dei sordi e non il contrario".!!


Emmanuelle Laborit


Nacque a Parigi il 18 ottobre del 1971,s
orda dalla nascita, famosissima attrice e nipote del celebre biologo Henri Laborit.
Dopo un'infanzia segnata dall'isolamento, a sette anni impara la
lingua dei segni e comincia un difficile percorso verso l'autonomia. Poco dopo entra in un istituto specializzato, dove il linguaggio dei segni è vietato, per spingere i bambini sordi a esprimersi oralmente. Queste esperienze maturano in lei la volontà di dedicarsi a combattere l'emarginazione alla quale i non udenti sono condannati dalla società.
Studia
recitazione in un centro speciale di ricerca creativa per non udenti, l'International visual theatre.
Nel
1993, vince il premio Molière come giovane rivelazione per il suo ruolo in Les enfants du silence (I figli del silenzio); è la prima attrice non udente a vincere questo premio. Nel 1994 pubblica un libro,Il pianto del gabbiano, nel quale racconta le dure esperienze infantili e adolescenziali affrontate per superare l'handicap della sordità.
Successivamente, Emmanuelle Laborit ha interpretato molti ruoli diversi al
cinema e al teatro. Il suo più notevole successo teatrale è stata l'Antigone, tragedia presentata al festival di Avignone nel 1995. In campo cinematografico, è notevole la sua partecipazione al film collettivo 11/09/01 (2002), in un episodio diretto da Claude Lelouch.
La Laborit è nota anche al pubblico
italiano per il suo ruolo da protagonista nel film Marianna Ucrìa (1997), diretto da Roberto Faenza e tratto da un romanzo di Dacia Maraini.
Dal
2003 è la nuova direttrice dell'International Visual Theatre, dove si dedica all'insegnamento, al teatro e alla ricerca nel campo della lingua dei segni.



Questa breve autobiografia dimostra di quanto si può essere realizzati indipendentemente dai vincoli che la sordità può comportare !!!! Emmanuelle ci dimostra che nella vita niente può avere limiti e confini !!!



I FIGLI DEL SILENZIO
(recensione del famosissimo libro)





Due gemelli, Phoebe e Poul, separati alla nascita perchè uno dei due è down. Un padre, medico, che, dopo aver consegnato il gemello down alla fida infermiera Caroline, non ha il coraggio di dire la verità alla moglie. E le fa credere che la piccola sia morta. L'infermiera, Caroline, che combatte contro tutto e tutti per far crescere la piccola sana e soprattutto per darle la possibilità di fare tutto o quasi quello che fanno i suoi coetanei.Certo gli ingredienti per creare un libro che commuove e coinvolge ci sono tutti. Probabilmente, come alcuni critici hanno sottolineato, si poteva fare anche ti più, i personaggi potevano essere tratteggiati meglio e il finale meno melenso. Ma credo che quello che colpisce in questo libro è l'estremo realismo con cui descrive gli implacabili sensi di colpa, gli "effetti indesiderati" di una scelta, quella del rifiuto del bimbo down, che sconvolge e distrugge la vita di molte persone.Ma certamente è anche la scelta dell'autrice di toccare un tema scottante, di infilarsi in un terreno minato, quello dell'accettazione di un bambino considerato dai nostri standard "non normale", non perfetto.Seguire la crescita della piccola Phoebe, affiancare Caroline nelle sue battagliare, ascoltare le sue leggittime paure non può che far riflettere. Soprattutto se si riflette sul numero esorbitante di aborti di bambini down, che avvengono anche fino al 5° mese... quando neanche il più cinico ce la farebbe a definirli un ammasso di cellule.Il libro ha avuto un successo incredibile che ricorda quello del Cacciatore di acquiloni: pubblicato a maggio 2006 in 80.000 copie ha venduto in sei mesi solo negli Stati Uniti 3 milfioni di copie per lo più grazie al passaparola. Da maggio 2007 è in Italia ed in via di pubblicazione in moltissimi paesi.La cosa impressionante è che per Kim Edwards, l'autrice, è il primo romanzo: in passatto ha scritto la raccolta di racconti "The secrets of the fire king", sposata con due figlie, insegna all'università del Kentucky.