PREGIUDIZI

Una sorta di timore nei confronti di tutto ciò che è "diverso" aleggia tra i respiri dell'umanità da sempre.
Nell'antica Grecia i figli storpi venivano lasciati morire abbandonati tra le braccia di una natura pericolosa. Con l'affermarsi del Cristianesimo l'omosessualità diventa un tabù, un reato, e così chi era malato di epilessia era indemoniato, i sordi non potevano ricevere i sacramenti, oltre al battesimo, perchè ritenuti incapaci di mantenere fede alle promesse, ritenuti eterni infanti.
Proseguendo nel cammino della storia è impossibile non citare quanti hanno perso la vita o sono stati esiliati per il loro modo di pensare "diverso" da ciò che la Chiesa o il Potere desideravano che la gente pensasse. E poi lo scempio della seconda guerra mondiale che ha visto ebrei, comunisti, omosessuali, persone di colore, storpi, patire in prigioni di lacrime e dolore guardando la Morte negli occhi, Morte beffarda e maligna che accusava loro di essere "diversi".
E ancora oggi assistiamo a tempeste di violenza che si scagliano contro chi "non è normale".
Pregiudizi assurdi tappano gli occhi della Ragione. C'è stato chi mi ha detto che "le persone malate sono tutte maligne, perchè si sentono diverse".
Secondo me è il parametro di valutazione che si usa nello stabilire cosa è diverso o cosa è normale che non funziona affatto. L'essere attacati a dei canoni di fisicità "perfetta", il ritenere superiore il proprio Credo rispetto a quello degli altri. Personalmente ritengo che dovremmo soffermarci a riflettere sul fatto che ogni essere umano è dotato di un'anima e ama, odia, desidera, pensa, indipendentemente dal proprio aspetto fisico, dalla propria religione, dal proprio orientamento politico, sessuale o religioso, dalle proprie condizioni di salute.
Se solo ci sforzassimo di liberare le nostre menti dalla prigione dei pregiudizi capiremmo che la parola chiave dell'umanità non è "diversità", bensì UGUAGLIANZA.

0 commenti:

Posta un commento